Oggi un collega rumeno mi ha fatto pensare con questa considerazione:
"...ho vissuto metà della mia vita sotto un regime, sognando la libertà. Oggi sono qui, passo la mia giornata a lavorare, o a correre per venire al lavoro, e il resto a correre dietro alla vita per sopravvivere, e la sera arrivo a casa stanco. Non posso godermi la famiglia ne i piccoli momenti di felicità con gli amici a bere un bicchiere di vino. E mi domando: ma ne valeva la pena?..."
Amara considerazione :-(...
RispondiElimina...ma la libertà non è avere dei sogni e provare a realizzarli?
RispondiEliminaA volte l'amarezza pare sovrastare l'importanza di quello che abbiamo. Chi ha una famiglia con sé, anche se ci può passare poco tempo, ha un lavoro che lo fa disperare, ma grazie al quale cerca di mantenere la famiglia, ha degli amici a cui dedicare alcuni dei pochi momenti che strappa alla lotta quotidiana, e si trova in un posto con tutti i difetti del mondo, ma dove ha modo di esprimere la sua opinione senza essere arrestato, credo che dovrebbe dare un grande peso a quello che ha...
RispondiEliminaUn abbraccio :) Orsa
Ps. Chiudi un occhio sull'anacoluto :D
RispondiEliminaamara considerazione....si lavora per sopravvivere.....siamo sempre di corsa e non ci godiamo le piccole cose....eppure a volte basterebbe poco....ma libertà di scegliere dove è????
RispondiEliminaè una di quelle domande a cui è difficile rispondere.....e quando mi fermo a guardare il tramonto o un pezzo di cielo....mi fermo un momento e mi lascio catturare da quel piccolo attimo..e poi si ricorre....di nuovo
è passato da un regime ad un altro...:(
RispondiEliminabeh, questa è libertà.
RispondiEliminacredo sia meglio di ogni altra oppressione, e dovrebbe essere ben felice di quello che ha...
La Libertà vale qualsiasi sacrificio,
RispondiEliminama è davvero libertà questa?
Ho è una più moderna forma di schiavitù?
Forse ci hanno solo cambiato le catene...
La mia collega romena la pensa allo stesso modo. Per il suo paese rimpiange un po' i tempi in cui tutti avevano una casa sicura e non si dovevano ammazzare per averla, in cui le strade venivano riparate sempre e uno non doveva andare col suo sacco di cemento a coprire le buche. Dice:" L'hanno fatto fuori per non fare più niente."
RispondiEliminaE qui noi pensiamo di essere liberi, ma in fondo la nostra libertà è molto limitata.
per la libertà si dovrebbe essere disposti a fare tutto... ma forse la libertà non è veramente quella che noi abbiamo oggi...
RispondiEliminaIl lavoro occupa la maggior parte delle nostre giornate e non dovrebbe essere così... in fondo lavoriamo per vivere e non viviamo per lavorare....
non é libertá quella che ci viene concessa oggi, ma solo un'illusione di essa....corriamo, viviamo la vita cosí e ne perdiamo le cose piú belle, un gran peccato! Un saluto
RispondiEliminano infatti.
RispondiEliminail lavoro non rende liberi. almeno non nella misura in cui ci rende schiavi.
ma c'è gente che senza lavoro sembra perdere la sua stessa identità, non sa più che fare della sua vita..
di solito sono i capi.
lavorerebbero anche la notte.
questo rovina la vita ai collaboratori.
ma nessuno ha il coraggio di dire basta in una società dove se te ne vai c'è un altro pronto a rimpiazzarti promettendo di lavorare il doppio di quello che facevi tu.
e "lavorare meno lavorare tutti" sembra sia ormai un anacronismo, a giudicare da come sono andate le elezioni.
ergo....sshhhh e marsh!
Come no, Gmai? Ma se è passata alla storia la frase Arbeit macht frei...
RispondiEliminagià...è proprio quello che mi sconforta...che ancora ci sia chi la pensa così!!!!!
RispondiEliminae che la storia non insegni nulla mi sembra ormai scontato...
già...e non è questo che sconforta?
RispondiEliminache ci sia chi la pensa ancora così!!??
e che dire del fatto che la storia non insegna nulla...scontato no?
è proprio questo che sconforta!
RispondiEliminache c'è chi ci crede ancora!!!
e che la storia non insegni nulla è scontato no?...
tristess...
Gmai che fai, citi te stessa?
RispondiEliminagmai, cheffai?
RispondiEliminami hanno colpito molto le parole del tuo collega, che tristezza vivere cosi' quando la vera liberta' sta' proprio nel godersi i propri affetti e le proprie amicizie nel quotidiano.....la risposta credo sia nella riflessione che ha fatto....
RispondiEliminase non e' felice...credo che questa sia sofferenza sia gia' la sua risposta.
....c'e' un sia di troppo, ma con i capi che mi giostrano in torno non si puo' fare di piu' oggi!!!
RispondiEliminama perchè quando scrivo il primo non compare mai? aspetto, ricarico, riaggiorno, riarroto, ripeto..e niente...e quando mi decido a riscrivere il commento ne escono due?...allora dillo grillo(z) che lo fai apposta per farmi faticare!!
RispondiElimina:)
NB: se anche questo scompare misteriosamente...bèh...non lo saprete mai!!
:)))
siamo sotto regime subliminale.
RispondiEliminaIl regime e´ anche qui.. e´ solo camuffatto in liberta´.
RispondiEliminaNina