Arrivo a casa tardi, stanco, giornata lunga, lunga...
piove, non forte, una di quelle piogge fastidiose, e il cielo è stato grigio tutto il giorno, con quella pioggerellina che sembra volerti entrare dentro, fino alle ossa, fino all’anima.
Pomeriggio sull'autostrada, diritta e monotona, un nastro di grigio asfalto immerso in quel cielo ancora più grigio e piove e la strada sembra non finire mai.
E la radio suona a tutto volume November’s rain, chissà se il DJ mi stava aspettando, chissà se pensava a quella pioggia così autunnale, proprio oggi, che è primavera inoltrata…
Non ho voglia di cucinare, non ho voglia di cenare, da solo, una mela basterà.
Una lunga telefonata spezza quella monotonia…una voce forte, amica, allontana un po’ quel senso di solitudine…ascolti, parli, ti confronti, ti arrabbi col sistema che non puoi cambiare, col mondo che non puoi cambiare, con l’universo che…
Ma che importa, il tempo scorre e un po’ stai meglio, e speri che anche chi sta dall’altra parte stia un po’ meglio…
Leggo, ancora sulla strada, mentre fuori sento rumori di traffico nella pioggia, immagini le luci riflesse sull’asfalto, fanali lampioni semafori, che si confondono nel buio di una notte piovosa…
E la notte scorre, come scorre la pioggia, come scorre la lettura,
come scorre la strada