Ricordo il primo sguardo, perso nei tuoi occhi blu, il tuo profumo quasi maschile, intenso e velato, e quel tuo modo di muoverti, sicuro e disinvolto, e la tua voce, suadente e decisa...
E quell’aria di libertà, di primavera appena sbocciata, di musica rock suonata su un palco ampio come il mondo, gli sguardi distratti dei passanti in Alexanderplatz, ignari del nostro incontro, quasi amanti clandestini...
Ed era il primo incontro, il primo sguardo, la prima volta che sfioravo la tua pelle che carezzavo il tuo viso, eppure ho creduto di esserti appartenuto da sempre, la tua lingua così difficile mi è sembrata familiare, e forse tu le parli tutte le lingue, forse anche la mia...
Nei tuoi occhi l’ombra di un passato opprimente, ma non ti andava di parlarne, non per paura di ricordare, ma perché tu vivi oggi, tu sei il presente, e nascondi il passato sotto abiti sempre nuovi, sempre raffinati, sempre eleganti...questo è il tuo volto oggi...il tuo sorriso appena amaro, sfumato di rossetto, un leggero tocco di kajal a sottolineare gli occhi e una sfumatura colorata fra i capelli bruni...
E oggi ti rincontro qui, d’inverno, in un caffè a Postdamerplatz, lo stesso sguardo profondo, la stessa voce, le stesse emozioni, mentre sullo sfondo scorrono le note di un film...
vorrai dire potsdamer platz...
RispondiEliminasi...maledetto correttore di windows
RispondiEliminaBerlino....sembra quasi di averla davanti leggendo queste parole...
RispondiEliminaQuei posti che restano incisi, quegli sguardi che tornano uguali. Capisco, forse.
RispondiEliminapoesia....
RispondiEliminaun dolcissimo sorriso :)
p.s. qui c'è un sole favoloso ed io sono in ufficio a lavorare... grrrrrrrrrrrrrr....
altri sorrisi
Annalisa
e bravo Grilloz! sarà... ma le tue poesie senza offesa son belle, ma quando scrivi in prosa...beh.. io mi sono commossa...
RispondiEliminaberlino...magica, come certi incontri
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