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domenica 1 giugno 2008

Vivamus

Riordinavo dei vecchi appunti del liceo, e ho ritrovato questa. All'epoca usavo tradurre le poesie di Catullo in endecasillabi sciolti, anche se l'insegnate non apprezzava molto le mie traduzioni, non perfettamente letterali...



Vivamus, mea Lesbia, atque amemus

rumoresque senum severiorum

omnes unius aestimemus assis.

Soles occidere et redire possunt:

nobis, cum semel occidit brevis lux,

nox est perpetua una dormienda.

Da mi basia mille, deinde centum,

dein mille altera, dein secunda centum,

deinde usque altera mille, deinde centum.

Dein, cum milia multa fecerimus,

conturbabimus illa ne sciamus,

aut nequis malus invidere possit,

cum tantum sciat esse basiorum.




Viviamo, o mia dolce Lesbia, e amiamo

e il brontolio degli acidiosi vecchi

consideriam quanto una sola lira

può sorgere e morire il sole, a noi una

notte rimane di perpetuo sonno

quando la breve vita è tramontata.

allora dammi mille baci, e cento,

quindi altri mille e poi ancora cento,

e senza posa ancora mille e cento.

E quando mille volte avrem ciò fatto,

per non sapere imbroglierem le somme

o perchè non possa invidiarci il male

sapendo quanti baci ci siam dati.

Vivamus

Riordinavo dei vecchi appunti del liceo, e ho ritrovato questa. All'epoca usavo tradurre le poesie di Catullo in endecasillabi sciolti, anche se l'insegnate non apprezzava molto le mie traduzioni, non perfettamente letterali...



Vivamus, mea Lesbia, atque amemus

rumoresque senum severiorum

omnes unius aestimemus assis.

Soles occidere et redire possunt:

nobis, cum semel occidit brevis lux,

nox est perpetua una dormienda.

Da mi basia mille, deinde centum,

dein mille altera, dein secunda centum,

deinde usque altera mille, deinde centum.

Dein, cum milia multa fecerimus,

conturbabimus illa ne sciamus,

aut nequis malus invidere possit,

cum tantum sciat esse basiorum.




Viviamo, o mia dolce Lesbia, e amiamo

e il brontolio degli acidiosi vecchi

consideriam quanto una sola lira

può sorgere e morire il sole, a noi una

notte rimane di perpetuo sonno

quando la breve vita è tramontata.

allora dammi mille baci, e cento,

quindi altri mille e poi ancora cento,

e senza posa ancora mille e cento.

E quando mille volte avrem ciò fatto,

per non sapere imbroglierem le somme

o perchè non possa invidiarci il male

sapendo quanti baci ci siam dati.